Finalmente Isla: con il cileno Mazzarri ha i suoi esterni

16.07.2013 10:55

 

L'arrivo di Maicon in Italia ha suscitato pareri discordanti tra i tifosi nerazzurri, divisi tra nostalgia e stizzimento, nonostante una buona maggioranza di essi, nell'estate di un anno fa, ne caldeggiavano a gran voce la cessione ( giunta quasi al fotofinish, quando pareva ormai probabile la permanenza del brasiliano in assenza di reali acquirenti). Parliamo di Maicon per introdurre l'argomento che al momento sta maggiormente catalizzando l'attenzione dei tifosi e gli sforzi della dirigenza: la questione degli esterni da regalare a Mazzarri per completare l'opera di restyling del centrocampo interista .

L'affare-Isla, ormai in dirittura d'arrivo, tiene banco da diverse settimane, più per il noioso tira e molla della dirigenza bianconera sulla valutazione del calciatore che per la portata della trattiva in sè. La conclusione dell'operazione è ormai questione di ore, sulla base concorde di 6,8 milioni di euro da versare alla Juventus per l'acquisto della metà del cartellino.

Un acquisto, questo, fortemente voluto da Walter Mazzarri, che vede nell'esterno cileno l'uomo giusto per affrontare una stagione dispendiosa, soprattutto per il lavoro sull'esterno che il calciatore dovrà affrontare dovendo bilanciare, tra le altre cose, quantità e qualità delle giocate. Una interpretazione del ruolo alla Christian Maggio, uno dei tanti giocatori ripensati da Mazzarri e rivalutato da un calcio dinamico, intenso e motivato. Lo sbarco di Mauricio Isla a Milano dunque non è (fortunatamente) un'operazione di ripiego: il giocatore in forza alla Juventus è infatti la prima scelta assoluta del tecnico toscano, che in tempi non sospetti ha manifestato il suo personale gradimento ad una positiva conclusione dell'operazione. 

Un particolare non da poco, da tenere in assoluta considerazione se si vorrà giudicare in maniera equilibrata e meno frettolosa l'operazione nel suo complesso tecnico-tattico. Non solo. L'inclinazione a calarsi in ruoli sostanzialmente differenti l'uno dall'altro fanno di Isla un vero e proprio jolly di centrocampo: all'occorrenza infatti l'ex Udinese può giocare con profitto anche da interno (in una mediana a "5"), con ottima disinvoltura e una disciplina tattica davvero apprezzabile.

Una duttilità che alla lunga potrebbe rivelarsi molto preziosa per l'ex allenatore del Napoli e un motivo in più per portarsi a casa un calciatore in cerca di riscatto, giovane e di sicura affidabilità nell'approccio tattico al 3-5-2 di Mazzarri. Per questo ritengo che lo  scetticismo che gravita attorno a questa operazione dovrebbe perlomeno ridimensionarsi alla luce delle considerazioni appena citate.

Sulla valutazione del cartellino poi si può discutere all'infinito. Nel calcio si sa, spesso tutto è il contrario di tutto e giudicare negativamente, a priori, la bontà dell'operazione appare quantomeno azzardato e superficiale. Se possa riverlarsi un affare per l'Inter, anche economico oltre che strettamente tecnico, questo lo potrà dire solamente il campo.

Sistemata la fascia destra, coperta in seconda battutta da Jonathan, la corsia opposta vedrà in ballottagio Yuto Nagatomo giocarsi il posto con Alvaro Pereira, a meno di clamorosi scenari di mercato o di opportunità da cogliere al volo. Il terzino del City Aleksandar Kolarov, in tal senso, se non trattabile secondo termini più che vantaggiosi per la società, pare più una suggestione mediatica che un obiettivo espressamente indicato dall'allenatore, oltre che un affare dai contorni economici che, per il momento, rimane fuori portata per le casse del club nerazzurro.

Per questo il giapponese, favorito nelle corsa ad una maglia da titolare sull'uruguagio, sarà l'uomo che, assieme ad Isla, sarà chiamato a svolgere un ruolo delicatissimo: quello di garantire fluidità ad una manovra che vede proprio nelle corsie esterne una delle opzioni di gioco più apprezzate dal tecnico per arrivare con maggior facilità ad impensierire lo scacchiere difensivo avversario.